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Arte e AI: prospettive, opportunità e insidie
L'asta di Christie's su opere generate con l'AI, la prima acquisizione del Getty di una fotografia fatta con l'AI, la scoperta grazie all'AI di un Rubens falso (?), ilFoglio è diventato AI e il podcast dei The Pills sull'AI.
Buongiorno a tutti,
Con un po’ di ritardo, eccoci di nuovo con una nuova newsletter di Periegesi.
Sono state due settimane belle intensa dove ho dovuto preparare diverse visite guidate qui a Roma, tra cui una alle Case Romane del Celio (bellissime, un gioiellino incredibile), una per la nuova mostra sul Caravaggio a Palazzo Barberini (quadri fantastici) e infine l’ultima a Castel Sant’Angelo, dove da diversi mesi è possibile accedere al Passetto di Borgo!
Per non parlare che sono stato anche chiamato, in quanto docente, a tenere un corso PNRR sullo Storytelling e il digitale rivolto agli insegnanti statali di Primaria e di Secondaria di I grado. Immaginate quindi lo scarsissimo tempo a mia disposizione.
Detto ciò, bando alle ciance, iniziamo con le notizie.
La prima asta di vendita di arte generata dall’AI

Holly Herndon e Mat Dryhurst, Embedding Study 1 & 2 (dalla serie “Xhairymutantx”) / Courtesy of Christie’s
Il 5 marzo si è chiusa l’asta Augmented Intelligence di Christie’s, la prima vendita dedicata esclusivamente all’arte generata con l’intelligenza artificiale presso una grande casa d’aste. È stata considerata un’asta controversa, anche perché quasi 6.500 artisti hanno firmato una lettera aperta chiedendone la cancellazione.
La lettera aperta accusava Christie’s di supportare modelli di IA addestrati su opere coperte da copyright senza autorizzazione, sostenendo che ciò incentivasse la “massiccia appropriazione” del lavoro degli artisti senza compenso. Infatti, alcuni dei firmatari, come Kelly McKernan e Karla Ortiz, stanno già facendo causa a società di IA per l’uso non autorizzato delle loro opere nei modelli di generazione di immagini.
Nonostante le proteste, l’asta si è chiusa incassando un totale di $728.784 (commissioni incluse) contro una stima pre-vendita minima di $600.000 (commissioni escluse). Ventotto dei trentaquattro lotti hanno trovato acquirenti. Christie's ha sottolineato che il 37% degli offerenti registrati erano nuovi per la casa d'aste, e il 48% era costituito da Millennials o Gen Z, suggerendo che i nuovi acquirenti sono più aperti all'arte generata dall’AI.
Per approfondire la protesta da parte degli artisti, potete leggere gli articoli pubblicati su Exibart e su Artnews. Mentre, per avere un resoconto su come è andata l’asta, andate su The Art Newspaper.
PS: in copertina della newsletter vedete Machine Hallucinations – ISS Dreams - A (2021) di Refik Anadol, venduto a €277,200, commissioni incluse, superando così la sua stima iniziale di $150.000-$200.000.
La prima acquisizione del Getty di una fotografia generata con l’AI

Matías Sauter Morera, Cristian en el Amor de Calle, 2024 / Courtesy of Craig Krull Gallery.
Un’altra notizia importante in tema di AI è sicuramente quella dell’acquisto da parte del Getty Museum di Los Angeles della sua prima fotografia generata dall'intelligenza artificiale, realizzata dall'artista Matias Sauter Morera. L'acquisizione è stata annunciata il 31 gennaio dalla Craig Krull Gallery di Santa Monica.
La fotografia, intitolata Cristian en el Amor de Calle, raffigura due giovani uomini latini in giacche di pelle blu con decorazioni dorate, ambientati in un bar. L’opera fa riferimento alla storia della Costa Rica degli anni '70, quando i cowboy queer erano noti per le loro relazioni segrete con giovani uomini omosessuali.
La fotografia sarà esposta in due mostre curate da Paul Martineau: prima alla personale Pegamachos, presso la Craig Krull Gallery dal 22 marzo al 3 maggio 2025; poi alla collettiva The Queer Lens: A History of Photography al Getty Museum dal 17 giugno al 28 settembre 2025.
Per Artnet Il gallerista Craig Krull ha dichiarato:
Nella storia in evoluzione della fotografia, le persone hanno deplorato la morte del mezzo con l'avvento dell'era digitale. L'intelligenza artificiale è solo l'ultima causa di dolori di crescita in questa evoluzione. Abbiamo imparato a scattare fotografie senza pellicola, ora stiamo imparando a scattare fotografie senza una macchina fotografica.
Per approfondire potete consultare anche gli articoli pubblicati su Insideart e su Smithsonian Magazine.
Scoperto un Rubens falso?

Il Guardian riporta il dibattito degli ultimi anni sull’autenticità del dipinto Sansone e Dalila conservato alla National Gallery di Londra, a oggi attribuito a Peter Paul Rubens. La storica dell’arte greca Euphrosyne Doxiadis, in una conferenza tenutasi al King’s College di Londra, e poi nel suo libro NG6461: The Fake Rubens, sostiene che il quadro sia una copia del XX secolo prodotta dagli studenti del pittore spagnolo Joaquín Sorolla.
Le analisi stilistiche mostrano differenze rispetto alle opere autentiche di Rubens, come l’assenza delle sue tipiche pennellate fluide. Testimonianze e documenti rivelano che l’opera fu acquistata nel 1929 da un restauratore brasiliano e successivamente alterata. Nel 2021, i test AI condotti dall’azienda svizzera Art Recognition hanno indicato con il 91% di probabilità che il dipinto non sia autentico. Al momento, sia la National Gallery che Christie’s hanno evitato di commentare.

A sinistra il dettaglio della testa della donna anziana nel “Trittico della Elevazione della Croce” di Rubens (1610-1611), ora conservato nella Cattedrale di Anversa, confrontato con quella presente in “Sansone e Dalila” della National Gallery.
Per avere maggiori dettagli, potete consultare l'articolo del quotidiano britannico, oppure direttamente il saggio qui sopra menzionato.
Rimanendo invece sulla scia del tema della newsletter sull’Intelligenza Artificiale, si evince che l’ausilio dei test con l’AI abbia in qualche modo confermato una teoria basata su uno studio approfondito da una parte sull’analisi stilistica e dall’altra sulla ricerca documentaria. Vedremo come questa storia andrà avanti, ma intanto stiamo constatando come questo strumento stia più facendo parte della nostra quotidianità e del nostro lavoro.
Il Foglio ha un giornale fatto con l’AI

Anche se non centra nulla con l’arte ma è notizia di questi giorni che da martedì 18 marzo che ilFoglio pubblicherà una sua nuova versione generata con l’AI. Di seguito un brano del loro manifesto che potete trovare integralmente qui:
Avete capito bene. Il Foglio Ai è il primo quotidiano al mondo, un quotidiano vero, fatto ogni giorno, frutto di discussioni, frutto di provocazioni, frutto di notizie, realizzato usando interamente l’intelligenza artificiale. Per tutto. Per la scrittura, i titoli, i catenacci, i quote, i sommari. E a volte anche per l’ironia. Noi giornalisti ci limiteremo a fare le domande, nel Foglio AI leggeremo tutte le risposte. E ci aiuterà, in modo non sappiamo ancora se naturale o artificiale, a spiegare come si può far passare l’intelligenza artificiale dallo stato gassoso, ovvero quello della teoria, a quello solido, ovvero quello della pratica.
Al momento non possiedo un abbonamento al Foglio, perciò non potrò vedere come andrà questo esperimento di un mese. Se mai doveste averlo e se volete condividerci i risultati, fateci sapere!
Suggerimenti sparsi
Rimanendo sempre sul tema della newsletter di oggi, vi propongo il podcast “MA ‘NDO AI?” di Roma Capitale, a cura dei The Pills. Nella loro maniera molto scanzonata (che io adoro) e intervistando a turno un ospite diverso in ogni puntata, i The Pills offrono interessanti spunti di riflessione nei diversi settori in cui l’AI potrebbe essere utilizzata.
Il podcast è ascoltabile qui.
E per oggi Periegesi finisce qui.
Conto di inviarvi la prossima newsletter, quindi di mantenere la costanza con l’invio del vostro bollettino artistico settimanale, anche nei prossimi giorni. Ce la posso fare.
La speranza è l’ultima a morire, come si suol dire, no?
Continuate a suggerirmi possibili contenuti interessanti da condividere con tutti quanti! Oltre ad esserne molto contento, i vostri consigli mi aiutano anche nella fase di selezione degli articoli.
Grazie per essere arrivati fino a qui, alla prossima settimana!
Periegesi è un appuntamento settimanale dove si condividono storie ed esperienze dal mondo dell’arte ma che potrebbero anche non essere così strettamente necessarie.
Periegesi è una produzione Effemeridi Media.
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